Non è solo una buzzword o il più stabile tra i trend del marketing di questi anni. Per circa il 69% dei business internazionali fare influencer marketing ha una prioritàstrategica da «alta» a «top». Peccato che, in non pochi casi, l’approccio all’influencer marketing sia ancora dominato da una certa artigianalità e manualità: non si sfruttano come si potrebbe software e tool disponibili, qualche realtà addirittura non ha un vero e proprio piano strategico e aziende e marketer sono costretti spesso a un gioco di equilibrio tra risorse (di personale, budget, ecc.) limitate, come rivelano i dati sull’influencer marketing 2019 di Talkwalker.
Dalla piattaforma hanno provato a tracciare infatti lo stato dell’influencer marketing nel mondo, a partire da un’osservazione macroscopica: perché un’azienda o un brand decide oggi di affidarsi a uno o più influencer? Tra gli obiettivi fondamentali delle campagne di influencer marketing figurano una maggiore visibilità per il brand (goal principale per quasi il 66% del campione Talkwalker), la lead generation (16,9%), il rendere più creative le proprie campagne (10,4%), insieme a driver non meno importanti che hanno a che vedere con la brand loyalty o la fidelizzazione del cliente per esempio.
Sorgente: Dati sull’influencer marketing 2019 “firmati” Talkwalker – Inside Marketing