Allo psicodramma IPhone preferisco l’open source

FreeRunner, OpenMoko
FreeRunner, OpenMoko

In questi giorni l’ambito tecnologico e telefonia è coperto in maniera tanto pressante quanto fastidiosa dal nuovo IPhone di casa Apple. Un prodotto importante più dal lato pubblicitario che dall’utilità effettiva dell’oggetto in sè.

In contemporanea al blasonato Iphone esce però una valida alternativa open-source, FreeRunner di casa OpenMoko. Ne parla Nicola Bruno sul Corriere per cui riprendo da lì alcune interessanti caratteristiche del gioiellino open-source:

supporta la rete 3G, il collegamento Wi-Fi e il GPS; il display è sensibile al tocco e abbastanza grande per navigare senza torturare gli occhi; la memoria può essere espansa a proprio piacimento attraverso le schede SD.

Il tutto ovviamente con i vantaggi della comunità open-source: poter quindi attingere ad una vastità di software dedicati e creati anche da terze parti, integrazione con tutti i sistemi fino ad arrivare al design aperto. Tutt’altra filosofia di quella che c’è alle spalle dei soliti sistemi proprietari, chiusi ed autocelebrativi di casa Apple. Che a guardare bene non è poi così diversa dall’odiata Microsoft, ça va sans dire.

La possibilità di acquisto può avvenire solamente online ed ovviamente la disponibilità di prodotti è di molto ridotta al confronto con il mela-telefono. Il prezzo? 320 euro e la possibilità di utilizzare Sim e tariffe telefoniche senza sottostare alle imposizioni portate avanti da Apple ed i nostri gestori telefonici in odore di cartello.

Dovessi spendere soldi per un telefono ultra tecnologico, beh, si è già capito verso quale settore mi dirigerei.

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